Il faggio è senza dubbio una pianta molto conosciuta, imponente e maestosa. Si tratta di un albero caducifoglia con crescita molto lenta, ma molto longevo, tanto che può essere annoverato fra gli esemplari plurisecolari: si caratterizza per un fusto eretto, un’abbondante frondosità e la capacità di raggiungere altezze fino a oltre 35 metri. Il suo legno, duro e compatto, viene utilizzato in diverse filiere produttive a partire dall’arredamento. Insieme alla quercia e all’abete è una delle piante più diffuse sia nelle Alpi che negli Appennini, dove forma bellissimi boschi, tanto che le faggete nel nostro Paese superano i 2 milioni di ettari. Nel periodo autunnale, poi, questa pianta, con il viraggio del colore delle foglie in tonalità fra l’arancio, il rosso e il rame, offre uno spettacolo veramente suggestivo, godibile anche nell’Appennino forlivese, all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Il faggio, o meglio alcune sue varietà, hanno una forte valenza anche a livello ornamentale in parchi pubblici e privati e nei giardini: una di queste è certamente Fagus sylvatica Pendula, comunemente definito Faggio piangente. La caratteristica principale di questa pianta è l’abbinamento fra il tronco che presenta uno sviluppo eretto e i rami che sono penduli a corona, tanto che possono arrivare a toccare terra. Anche in questo caso siamo di fronte ad un albero a crescita lenta che, in forma adulta, raggiunge altezze considerevoli (fino a 20/25 metri), ma presenta anche un deciso sviluppo in larghezza, assumendo la forma di un grande ombrello.La corteccia è liscia di colore grigio, mentre le foglie hanno forma ovale verde scuro: non manca la fioritura, abbastanza appariscente, che compare comunemente nel mese di maggio.
“Sempre più frequentemente mettiamo a dimora Fagus sylvatica Pendula nei giardini – spiega Fausto Peron, titolare dei Vivai Peron Fausto – in quanto la sua conformazione risulta molto gradevole alla vista: certamente, viste le dimensioni, non è adatto per quelli piccoli, ma in ampi spazi verdi è veramente bellissimo: quando soffia una leggera brezza questo albero sembra un tumolo irregolare con i propri ramoscelli che si muovono, quasi fossero tende al vento. Uno spettacolo per la vista”.
Fagus Sylvatica Pendula può essere lasciato alla sua crescita naturale, esportando solo i rami superflui e quindi favorendo una forma ovoidale che giunge a terra, oppure può essere potato ad altezza d’uomo, creando, nella sua parte sottostante un’area vegetale ad ombrello, sotto la quale può essere interessante collocarvi tavoli e sedie da giardino, creandovi un’area relax per cene all’aperto e aperitivi.
“Anche questa varietà di faggio – conclude Fausto Peron – con il sopraggiungere dell’autunno, è caratterizzata dalla variazione cromatica delle foglie che assumono tinte calde oro-rame: è così possibile, come nei boschi appenninici, godersi anche in giardino il suggestivo spettacolo del foliage”.