Una grande siepe di Celtis Australis

Il Cupressus Arizonica, comunemente definito Cipresso Argentato, è una pianta sempreverde, di dimensioni considerevoli (può raggiungere anche i 20 metri), originaria dell’Arizona, che è stata importata in Europa nel 1800 a scopo ornamentale e, in certi casi, anche per la riforestazione. Alle nostre latitudini era molto utilizzato,

nei decenni scorsi, per gli allestimenti di parchi e giardini, tanto che nelle nostre città ne sono ancora visibili parecchi esemplari.

In una villa nella periferia forlivese, oltre 40 anni, fa ne furono messe a dimora parecchie, per formare una grande siepe frangivento (alta almeno 15 metri) .

“Ultimamente purtroppo – spiega Fausto Peron – questa importante distesa di cipressi argentati non era in condizioni ottimali, per diversi motivi: innanzitutto le piante presentavano un apparato radicale molto limitato, in secondo luogo l’aspetto decorativo era alquanto compromesso, infine la parte verde rimasta era solo esterna e un eventuale potatura, che sarebbe stata necessaria, avrebbe causato l’insecchimento dei rami. Per cui, d’intesa con il proprietario dell’abitazione, si è deciso di abbattere tutte le piante e di sostituirle con nuove alberature di Celtis Australis, comunemente detto, nella tradizione popolare, “spaccasassi”, denominazione dovuta al suo forte e profondo apparato radicale, che ben si adatta anche in terreni non particolarmente idonei, come quelli sassosi e carsici.

Dopo aver ottenuto l’autorizzazione comunale, si è, quindi, proceduto all’abbattimento dei Cipressi Argentati e alla sostituzione con la messa a dimora dei Celtis Australis: si è trattato di un intervento importante, che ha previsto diverse fasi: innanzitutto il taglio dei cipressi, compreso la trituratura dei ceppi, successivamente la zollatura in vivaio dei Celtis, il trasporto e la loro messa a dimora presso il cliente, infine la sistemazione conclusiva della nuova alberatura, che, come si è già accennato, fungerà da bordatura al vialetto privato interno alla villa, che corre parallelo all’asse stradale.

E’ importante che ricordare che Celtis Australis è una latifoglia che raggiunge dimensioni importanti (fino a 25 metri di altezza), con un tronco abbastanza breve e robusto e una chioma densa e quasi tondeggiante, ideale per grandi ombreggiature: le foglie presentano una forma ellittica e i fiori (che compaiono unitamente all’apparato fogliare fra aprile e maggio) sono riuniti in piccoli grappoli.

“Gli esemplari che abbiamo messo a dimora nel parco della villa – conclude Fausto Peron –  sono piante con un’età di circa 10/12 anni, con un’altezza di circa 6/7 metri, nate ed allevate all’interno del nostro vivaio”.