Irrigazione del prato in estate: tutto quello che si deve sapere

Con l’arrivo dell’estate e il conseguente innalzamento delle temperature è opportuno sapere alcune informazioni di base per le giuste modalità di irrigazione del prato. Sicuramente la prima operazione da fare è il controllo dell’impianto di irrigazione, rimasto fermo per diversi mesi, verificando lo stato di efficienza della pompa, della centralina e degli irrigatori. Tutti gli impianti che installiamo sono dotati di un sistema di automatizzazione dell’irrigazione programmabile. Si tratta di un indubbio vantaggio in termini di praticità, ma vi consigliamo, comunque, per quanto possibile, una verifica dello stato di umidità del terreno e delle previsioni metereologiche: una bagnatura quando non vi è necessità non è per nulla positiva.

Altro aspetto importante è quello di capire quando il vostro prato è assetato e quando è opportuno irrigare. Tre aspetti sono da tenere in considerazione per rendersi conto che serve acqua: in primo luogo la lamina dell’erba, anzichè essere aperta, tende ad arricciarsi, in secondo luogo presenta un colore verde più scuro (quasi tendente al blu), infine, se calpestata, rimane schiacciata e tende a rialzarsi più lentamente del solito.

Fin qui è evidente che il prato va irrigato solo quando sussiste un reale bisogno. La successiva domanda è del tutto scontata: quanta acqua serve per una buona ed efficiente bagnatura? Possiamo affermare che nei periodi più caldi il consumo idrico settimanale di un prato si attesta attorno a circa 30/35 litri/mq. La bagnatura deve essere profonda e abbondante, al fine di idratare l’apparato radicale del prato (profondità di circa 10/15 cm): per raggiungere tale scopo serve una quantità d’acqua di circa 15 litri/mq. Questi dati, se correlati, ci danno mediamente la misura della frequenza dell’irrigazione: bagnare troppo spesso non è la strada giusta: è opportuno irrigare con intervalli di 1/2 giorni.

Qual è il momento migliore per irrigare? Bisogna innanzitutto fare chiarezza su quanto molti sostengono, cioè che la bagnatura di sera sia ideale, perché evita uno shock termico alle radici del prato erboso. Ciò, però, causa la presenza di un velo d’acqua sull’erba per tutta la notte, un elemento non positivo, in quanto può causare il proliferare di funghi. Un’irrigazione corretta va effettuata, invece, al mattino presto, quando l’evaporazione è ancora contenuta, ma imminente per il sopraggiungere del sole: così l’erba disporrà dell’acqua necessaria e l’asciugatura in tempi medio-brevi non consentirà alle spore dei funghi di germinare.