Villa Gesuita, manutenzione di un parco storico

Villa Gesuita è una dimora signorile risalente ai primi del ‘700, che si trova a Forlì in viale dell’Appennino 373 e la cui planimetria originale è esposta al Museo Nazionale di Parigi. Il nome di questa residenza storica deriva dall’Ordine dei Gesuiti, che la utilizzavano quale propria residenza estiva. Dopo la soppressione dell’Ordine in età napoleonica, la Villa passò ad altri proprietari fino a che non fu acquistata dal celebre tenore Angelo Masini nel 1883. Fu donata alla Parrocchia di S. Pio X in Ca’ Ossi nel 1978 da Raul Masini Risi, nipote del tenore, con l’esplicito desiderio che potesse diventare luogo di animazione per i bambini.

Oggi la Villa è sede della cooperativa sociale L’Accoglienza, che, all’interno della residenza principale, svolge attività educativa ed estiva con bambini e adolescenti, mentre nella casa colonica adiacente, è attiva una comunità residenziale per persone con disabilità.

L’area della Villa è caratterizzata da uno splendido parco di ampie dimensioni, con tigli e pini secolari, oltre che aree a prato molto suggestive. Un patrimonio naturale del genere necessita, ovviamente di una manutenzione periodica, per cui, ultimamente è stato oggetto di un accurato studio condotto dall’agronomo forlivese Roberto Gasperoni, che ha censito tutte le piante presenti nel parco, evidenziandone lo stato, specie in termini di stabilità, in funzione del fatto che l’intera area è frequentata ogni giorno da minori, che devono avere la possibilità di muoversi in assoluta sicurezza.

“Una volta ultimato questo lavoro di mappatura – spiega Fausto Peron, titolare dei Vivai Peron Fausto – abbiamo ricevuto l’incaricato per svolgere un grosso lavoro di potatura su tutte quelle piante che non presentavano criteri di sicurezza (tigli cavi ecc…) e di asportazione di tutta la vegetazione spontanea cresciuta nel parco negli ultimi anni. Questa attività, svolta anche ad altezze considerevoli, è stata possibile anche grazie alle nostre piattaforme aeree di proprietà, che ci permettono di svolgere manutenzioni, in tutta sicurezza, anche oltre i 25 metri di altezza”.