Avere un bel prato verde e rigoglioso non è il risultato di azioni veloci e repentine, tutt’altro. La natura ha i propri tempi ed è necessario rispettarli. Il periodo invernale, per esempio, in vista di una semina primaverile, è ideale per la preparazione dei terreni che saranno adibiti a manto verde.
“La prima operazione da compiere – spiega Fausto Peron – è una buona concimazione organica, seguita da una lavorazione che noi chiamiamo fresatura profonda, per poi lasciare il terreno a riposo. A quel punto entrerà in azione il gelo, che, contrariamente a quanto si può pensare, è altamente benefico per la salute del terreno stesso: penetrerà infatti fra le grandi zolle rimosse e avrà la possibilità di eliminare eventuali batteri presenti. Questa azione del tutto naturale si protrarrà fino alla primavera”.
Solo allora, quando la temperatura sarà decisamente salita (presumibilmente a fine marzo/inizio aprile), sarà il momento per una nuova lavorazione: una fresatura finissima, una specie di “sbriciolatura” delle zolle, al fine di rendere il terreno compatto e finalmente idoneo alla semina, che potrà avvenire nei giorni successivi, con un occhio sempre attento alla temperatura, in quanto possibili abbassamenti e gelate notturne (verificabili anche a primavera inoltrata) non sono certo benefici per la semina stessa.