Potatura piante

La miglior potatura….é quella che non si vede. Quando ci si accinge a potare un albero, non si deve pensare di cambiarlo drasticamente, ma si deve rispettarne la forma e le dimensioni. L’intervento deve quindi adeguarsi alla struttura della pianta, che deve essere alleggerita del superfluo, leggermente contenuta e rinforzata cosicché la luce possa raggiungerla in ogni suo punto. Al di là del fatto che l’albero é un essere vivente e come tale deve essere rispettato, occorre essere consapevoli del suo enorme pregio e del suo peculiare valore estetico. Tra le nostre attrezzature disponiamo di due cestelli gru, uno che raggiunge la quota di 17 mt. e uno che raggiunge la quota di 27 mt, oltre a un autocarro per il carico delle ramaglie provvisto di sponde alte e di gru con ragno.
La ditta Vivai Peron Fausto dispone di personale altamente specializzato, di piattaforme aeree per le lavorazioni in alta quota e di automezzi per il carico e il trasporto dei materiali di risulta.

Potatura di allevamento
La fase di allevamento corrisponde ad un periodo di circa 10 anni dall’epoca della messa a dimora e si può suddividere in due sotto periodi nei quali si vanno ad effettuare le seguenti lavorazioni:

  • eliminazione dei rami troppo vigorosi;
  • eliminazione dei rami malformati;
  • eliminazione dei rami soprannumerari o mal disposti;

sulla parte restante di chioma sarà necessario valutare l’opportunità di eseguire con la tecnica della potatura a tutta cima i tagli necessari per completare l’impostazione della forma di allevamento prescelta.

Potatura di contenimento
È attuata nel caso che la pianta sia cresciuta ostacolando un fabbricato, una casa, altro manufatto, o il transito veicolare o pedonale.
Nel primo caso si tratterà di eliminare i rami eccedenti od accorciarli, badando a non squilibrare la pianta e quindi intervenendo anche sul lato opposto, se necessario. Nel secondo caso si procederà alla spalcatura fino all’altezza opportuna a carico dei rami inferiori che possono ostacolare il traffico.
Potatura di risanamento
Si attua per rimediare a situazioni eccezionali come lo scosciamento o la rottura di cimali e branche dovuta ad eccessivi carichi nevosi, tempeste di vento, fulmini oppure ad attacchi parassitari. Nei primi casi si provvederà a rinnovare le parti danneggiate e pericolanti con le operazioni note, regolarizzando le superfici di taglio sempre, per quanto possibile, nel rispetto della forma dell’esemplare.
Nel caso di attacchi parassitari (nidi di Processionaria, galle di Sacchiphantes, scopazzi causati da Melampsorella) si dovranno eliminare se possibile i rami colpiti, ricorrendo a trattamenti con fitofarmaci se l’attacco è esteso a tutta la chioma.
Potatura verde
Per potatura verde si intende l’insieme degli interventi cesori effettuati durante il periodo di riposo estivo della pianta che, a seconda delle condizioni climatiche, si verifica fra la metà di luglio e la metà di agosto.
Tale intervento può rappresentare una alternativa concreta alle “potature secche” invernali, in quanto consente di continuare l’impostazione delle piante iniziata in vivaio e di diminuire nel contempo l’entità dei tagli nell’inverno successivo.
Potatura di diradamento
Si tratta di asportare completamente rami o branche con taglio rasente alla base in prossimità delle inserzioni (asportazione totale).
Dal punto di vista fisiologico è dimostrato che, a parità di legno asportato, il diradamento rispetto ad una qualsiasi altra operazione di potatura(speronatura, spuntatura) sottrae una minor quantità di sostanze di riserva conferendo alla pianta un migliore equilibrio chioma-radici. Da ciò ne consegue che gli alberi sottoposti al diradamento formano una chioma meno compatta e più equilibrata rispetto a quelli sottoposti, per esempio, a raccorciamento. Il diradamento, asportando anche parte della porzione centrale della chioma, favorisce la benefica azione di contatto dei raggi solari ed abbassa il tasso di umidità fra le foglie limitando di fatto l’insorgenza di attacchi parassitari e consentendo un irrobustimento delle branche.
In genere si può affermare che, mentre il raccorciamento favorisce l’attività vegetativa, l’asportazione totale favorisce l’attività produttiva (fioritura, equilibrio del soggetto, ecc..).
Anche questa operazione di potatura, se utilizzata da sola o ripetutamente non produce risultati soddisfacenti; infatti deve essere opportunamente integrata con le altre (spuntatura, speronatura) a seconda della condizione del soggetto su cui si deve intervenire.
Potatura di rimonda del secco
Quando potare le piante?
Il periodo ideale per potare la maggior parte degli alberi è il riposo vegetativo.
Eseguire la potatura in questo periodo porta i seguenti vantaggi:

nel caso di piante a foglia caduca, è più facile vedere la struttura della pianta e l’impatto che i tagli possono avere sulla sua forma;
le ferite si rimargineranno più facilmente a inizio primavera, non appena la pianta riprende a vegetare;
non si hanno perdite abbondanti di linfa dalle ferite, importante nel caso di alberi che perdono molta linfa, come le betulle, gli olmi e gli aceri.
la trasmissione di malattie, durante la stagione invernale, è minima, poichè i microrganismi patogeni e gli insetti vettori sono in fase di riposo. Alcune piante, quando vengono tagliate, emettono dalle ferite delle sostanze attrattive nei confronti di insetti dannosi.
l’attacco da parte di insetti in questa stagione è basso perchè sono svernanti. Questo è molto importante nel caso si abbia a che fare con piante frequentemente attaccate da insetti xilofagi. Se si esegue la potatura quando questi insetti sono attivi, le ferite possono attrarli: essi attaccano molti tipi di piante, tra cui quercia, frassino, betulla e Cornus.

Conifere
Si possono potare in qualsiasi periodo dell’anno. Durante la stagione invernale viene ridotta la perdita di linfa dai tagli di potatura. Se la potatura viene eseguita a inizio primavera, appena prima della ripresa della crescita, i nuovi tessuti copriranno in poco tempo i tagli.

Alberi da legno e alberi a fioritura non manifesta
Vanno potati durante il riposo vegetativo in quanto la trasmissione della tracheomicosi della quercia è più facile da inizio primavera a inizio estate.

Alberi a fiore
Generalmente si potano durante il riposo vegetativo ad eccezione delle piante che fioriscono a inizio primavera, come Cercis o Cornus. La potatura di queste piante si effettua immediatamente dopo la fioritura. La potatura invernale eseguita su piante adulte non comprometterà la fioritura primaverile in maniera significante, ma, nel caso di piante più giovani, sarebbe meglio aspettare dopo la fioritura primaverile.

Casi eccezionali
Casi particolari sono rappresentati da potature che devono essere eseguite per asportare rami morti, malati o danneggiati. Questi possono essere rimossi in qualsiasi periodo dell’anno, senza compromettere lo stato di sviluppo e salute della pianta.